lunedì 3 agosto 2015

CHICHIBIO: dal Decameron a Sermoneta la poesia la fanno i piatti!

Se dico “ Chichibio” la maggior parte di voi pensa alla simpatica storiella che troviamo nel Decameron di Boccaccio. Invece questo cuoco un po’ pasticcione è diventato anche il nome e l’insegna di un ristorante a Sermoneta (LT). Tre sorelle, all’incirca due anni fà, hanno deciso di dare nuova vita alla ormai vecchio ristorante della discoteca “Charlie Brown” e di rendere questo spazio un ambiente accogliente e conviviale in cui proporre una cucina rustica ma al contempo rivisitata e rielaborata.

Data la bella stagione ci sono dei tavolini sulla terrazza esterna al ristorante che affaccia sul belvedere, in un’atmosfera molto suggestiva, ma causa il maltempo siamo stati all’interno del locale.

Per la cena-degustazione mi è stato proposto un percorso di vini di Marco Carpineti, infatti ad accompagnare gli antipasti c’era un Cervinara blend di uve bianche.
Come antipasto mi è stata servita una Parmigiana di Zucchine con un cuore di mozzarella di bufala, melanzane e pachino, accompagnata da un pesto di rucola. Ad un primo impatto la composizione del piatto ed i colori vivaci mi hanno lasciato una buona impressione e mi è piaciuta la rivisitazione della classica parmigiana alla quale forse non avrei aggiunto le melanzane.


La seconda portata dell’antipasto è stata un Tris di Riso composto da: RISO VENERE con verdure croccanti (carote, cipollato fresco, zucchine e peperoni) ; RISO ROSSO con zucchine e curry accompagnato da una crema di fagioli cannellini; RISO BIANCO con olive taggiasche, pesto e pachino insieme ad un pomodoro confit (ovvero cotto al forno per un’ora a 120°). Questo piatto, anzi questo tris di piatti, mi ha lasciato un pò di dubbi, soprattutto il due risi Venere\Rosso mentre ho trovato molto buono quello Bianco.


A questo punto cambiamo vino e degustiamo un Capolemole bianco e sempre dell'Azienda Agricola Marco Carpineti e passiamo ai primi.
Il primo “primo” che mi viene servito sono degli Gnocchetti con Crema di zucchine e mentuccia, Pomodorini confitto e Primosale di bufala. Si sa che gli gnocchi risultano sempre un po’ pesanti, invece una delle caratteristiche di questo piatto è stata proprio la leggerezza. Ho apprezzato la scelta del primosale che ha reso il piatto molto fresco, forse avrei preferito la salsa meno densa.


Il secondo primo servito è una rivisitazione della classica Amatriciana Romana: L’AMATRICIANA DI CHICHIBIO, considerata il piatto forte del ristorante.. Un tagliolino su crema di pecorino e guanciale croccante di Bassiano. Il guanciale croccante è saporito, la crema di pecorino deliziosa e la pasta al dente: BUONISSIMA. Capisco perché sia considerata il loro piatto forte. L’unico commento che mi sento di fare è che consiglio vivamente di provarla voi stessi.

Passiamo adesso ad un Tufaliccio, vino rosso per accompagnare il secondo: un Filetto di Maiale avvolto nel Lardo di Bassiano con una salsa al vino e marmellata di mele cotogne con carotine alla Julienne fritte. Un abbinamento da leccarsi i baffi. Azzeccato il contrasto dolce-salato e il contrasto della morbidezza della carne con il croccante del lardo e delle carotine. Un gioco di contrapposizioni molto ben riuscito.

Per concludere la cena un Tiramisù con uova pastorizzate (cotte con lo zucchero a 121°) e gocce di cioccolato fondente e fava di cacao grattuggiata. Accompagnato da un Moscato di Terracina Capitolium questa volta delle Cantine S. Andrea. Non sono una grande appassionata del Tiramisù, ma questa rivisitazione con le uova pastorizzate, che lo rende più digeribile e adatto anche a bambini e donne in gravidanza, mi ha piacevolmente sorpreso. Infatti rimane cremoso e delicato, con la giusta quantità di caffè ed il biscotto croccante.

Dunque, ricapitolando: buoni gli antipasti, ottimi primi il secondo ed il dolce (con menzione speciale per la Amatriciana di Chichibio). A contraddistinguere tutti i piatti è stata l’ accurata composizione per la quale ho fatto anche i complimenti alla cuoca Monica Bertassello (una delle tre sorelle) e con la quale mi sono congratulata anche per la fantasia con cui ha pensato e preparato ogni singolo portata.


Il menù di questo ristorante cambia stagionalmente poiché i prodotti usati sono tutti a km 0 e freschi, quindi i loro piatti seguono l’alternarsi delle stagioni.
La carta dei dolci, invece, cambia settimanalmente ma rimane fisso il tiramisù apprezzato e richiesto  da molti clienti.

Ho trascorso una piacevole serata poiché tutti sono stati gentili, disponibili e ben preparati nella spiegazione dettagliata dei vari piatti. Da notare anche la cordialità con la quale  si gestisce la sala e la scelta dei vini. I clienti sono intrattenuti con qualche chiacchiera e tanti sorrisi.


Insomma vi consiglio questo ristorante se avete intenzione di trascorrere una piacevole serata in compagnia di buon cibo, personale simpatico e una vista mozzafiato su uno scorcio parlticolaere di Sermoneta.

di Elisa Quaranta

P.s. Quasi dimenticavo! Questo locale ha ricevuto il premio eccellenza di Trip Advisor 2015.

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